Spunti e idee

Storie incredibili e segreti svelati

Chi è il ghostwriter, cosa fa e quando rivolgersi a lui

Di Stefano Murari

Quando ero ragazzo non sapevo chi fosse un ghostwriter. Ero appassionato di autobiografie — e lo sono tuttora — e mi stupivo sempre quando usciva un nuovo libro di un personaggio famoso, sì, ma che con l’arte della scrittura aveva poco a che fare.

Pensavo fossero personaggi poliedrici e dalle mille competenze, capaci di essere frontman di una band, artisti visionari o rivoluzionari digitali, e al contempo sapersi rintanare in una stanzetta a raccontare, per iscritto, la loro vita.

Lo dico sinceramente: li invidiavo. Avevano trovato il modo di coniugare la loro principale attività con la scrittura.

Leggendo poi il loro libro davvero non capivo dove avessero trovato quella capacità, né tantomeno dove trovassero il tempo per scrivere. Sentivo che doveva esserci un inghippo, un trucco, o un qualche superpotere che io non avevo ancora sviluppato.

Anni dopo, girovagando su Internet a caccia di letture, mi imbattei nell’affascinante figura del ghostwriter (ecco svelato l’arcano!).

In Italia essa è ancora oggi ammantata di un alone di mistero. Non si capisce bene cosa faccia esattamente. Alcuni la visualizzano come una figlia della notte, una figura un po’ dark che agisce nell’ombra. Per altri è più un pirata, ai limiti della legge, che armato di pennino solca i mari burrascosi dell’editoria.

Ancora adesso quando ne parlo ad amici e conoscenti la maggior parte inarca le sopracciglia e mi guarda perplesso.

Se volessimo dare una definizione di ghostwriter potremmo dire che

è uno scrittore professionista che scrive per conto di qualcun altro, identificandosi in lui e cedendogli i diritti di sfruttamento economico.

Non ci si rivolge a un ghostwriter così, per caso, perché una mattina ci si è svegliati con questa idea in testa.

E allora perché farlo? Facciamo un passo indietro.

Tutto nasce da un desiderio: voler pubblicare un proprio libro.

Le motivazioni possono essere tante.

Se sei un professionista, forse vuoi:

  • diventare un’autorità nel tuo settore;
  • avere in mano un potente strumento di marketing;
  • creare una community;
  • avere il perfetto regalo aziendale;

e altri motivi ancora (sei curioso di sapere quali? Non perderti il nostro articolo “10 motivi (+1) per cui ogni professionista deve pubblicare il suo libro”).

Oppure, semplicemente, hai una splendida storia da raccontare.

Allora ti starai chiedendo: perché non posso scrivermela da solo?

A livello teorico puoi — tranquillo, non manderemo nessuno a fermarti.

Nella pratica invece, si sa, la sorte spesso ci fa lo sgambetto, o perlomeno ci riempie l’agenda di impegni e complicazioni.

Perché chiamare un ghostwriter?

ragazza che chiama al telefono

Puoi aver bisogno dell’aiuto di un ghostwriter perché:

  • hai le idee chiare nella tua testa ma non sai come metterle per iscritto. Scrivere è un lavoro e come tale richiede professionalità ed esperienza. Magari non hai sviluppato questa capacità e vuoi delegare a un’altra persona il compito di scrivere un libro per te.
  • non sai organizzare un testo complesso. Hai già buttato giù una bozza del tuo libro, ma da lì a farne un’opera di decine o centinaia di pagine c’è una bella distanza. Organizzare la struttura di un libro non è cosa facile: deve esserci un’ossatura solida, delle parti ben bilanciate, un uso sapiente del ritmo. Senza una struttura adeguata si rischia un effetto dozzinale, e che il lettore storca la bocca e ti lasci pure una recensione negativa.
  • non hai il tempo. Dopo un’intera giornata di lavoro, probabilmente vuoi uscire a fare aperitivo con i tuoi amici, raggiungere la tua fidanzata o magari correre a riabbracciare i tuoi figli. O magari, perché no, ti va solo di buttarti sul divano e goderti l’ultimo episodio di quella serie su Netflix che ti ha preso tanto. Eh sì, la giornata ha solo 24 ore, e non tutti trovano il tempo di scrivere un libro.
  • hai il tempo e sai anche scrivere bene. Ma no, proprio non ne hai voglia. Ti capisco: scrivere è un impegno, e anche molto faticoso (il cervello ci fuma a fine giornata!). E puoi non avere voglia di dedicare ore e ore alla scrittura.
  • hai un’idea ma non ti convince. Stai scrivendo un romanzo ma sei a un punto fermo? O stai lavorando a un manuale professionale ma ti sembra poco convincente e per nulla persuasivo? Se vuoi dare un po’ di pepe al tuo testo e renderlo originale e brillante, ecco che un ghostwriter è la scelta giusta.
  • hai troppe idee. Anche questo succede spesso. Conosci bene il pubblico a cui vuoi rivolgerti e sai quale obiettivo vuoi realizzare con il tuo libro. Sei un tipo creativo e ti vengono in mente molte idee per il tuo libro. Ma qual è la migliore, quella a te più utile? Non è facile scremare. L’esperienza aiuta molto ad avere una visione più globale e facilitare così la scelta.
  • vuoi un testo perfetto. Hai già scritto tutto il tuo libro, ma prima di pubblicarlo è sempre bene fargli una revisione. Che non vuol dire solo correggere gli errori di grammatica, significa molto di più. Un ghostwriter è capace di eseguire un lavoro di editing: controlla la coerenza del testo, gli dà il giusto tono di voce, lo rende più fluido, leggibile, chiaro. Ne rivede lo stile, lima le asperità, gli dà quello sprint che manca. Solo così un testo può dirsi completo e avere il successo che merita.

Le caratteristiche di un buon ghostwriter

lampadina accesa tra altre spente

Ogni ghostwriter che si rispetti deve avere determinate caratteristiche e competenze.

Quelle basilari sono:

  • la capacità di ascolto: l’ho messa per prima perché senza questa non si va da nessuna parte. È un ascolto non solo ristretto all’idea del cliente, ma è più globale. È un percepire le sue emozioni, il suo vissuto. È un immedesimarsi totale. È il saper essere empatici e capire cosa l’interlocutore vuole davvero, cosa lo spinge a cercare il nostro aiuto, come possiamo accontentarlo al meglio, qual è il suo modo di comunicare e di vivere. Se è vero che in tutti i lavori ci si deve porre queste domande, nella professione di ghostwriter diventano fondamentali.
  • la padronanza della lingua italiana: forse può sembrare scontato, ma non lo è. Per padronanza non intendo solo il saper scrivere correttamente, secondo le norme della lingua. In quello moltissime persone sono brave. Ma per essere flessibile e creativo un ghostwriter deve fare un salto di qualità. Deve saper interiorizzare la lingua che usa, giocare con le parole, conosceene l’etimologia e la forza che sprigionano. Solo così può usarle consapevolmente per entrare nell’anima delle persone.
  • le doti organizzative: scrivere un libro è un’impresa epica e ci vuole una organizzazione rigorosa per non fallire. Il rischio è quello di scrivere un testo sconclusionato, non gestire correttamente le fonti, creare una struttura disordinata che non ci consente di arrivare all’obiettivo prefissato.

… Ma un ghostwriter non è certo solo questo. Secondo te quali sono le altre caratteristiche che deve avere? Scrivicelo nei commenti.

Per quale tipo di libro ti rivolgi a un ghostwriter?

Un ghostwriter può occuparsi di diversi tipi di testo.

Per mia esperienza personale ho visto che ci si rivolge a esso soprattutto per:

  • saggi: possono essere a fine accademico o divulgativo. Questa tipologia di testi richiede sempre una revisione attenta e precisa, un controllo delle fonti, una cura particolare nelle note e nella bibliografia. Sono lavori in cui non si può lasciar spazio a nessun errore.
  • manuali: testi di carattere professionale, descrivono una specifica attività lavorativa o si focalizzano su un determinato problema pratico da risolvere. Vendono molto ma può esserci molta concorrenza. Ecco perché la qualità del testo è spesso fondamentale per il successo.
  • autobiografie: molte persone vogliono raccontare la loro vita. Avventurosa, romantica, con qualche lato segreto: ogni esistenza è degna di essere raccontata. E la soddisfazione di avere un libro che narra della propria vita è un’emozione difficile da descrivere.
  • romanzi: mentre per i racconti molti si arrangiano da sé (anche se non è lavoro per tutti), per i romanzi la questione si fa ancora più complicata. La trama è complessa, deve esserci coerenza interna, i personaggi devono avere il loro spessore, scrivere dialoghi fluidi e verosimili non è da tutti. Per queste e altre problematiche, una revisione esterna diventa d’obbligo.

Una ghost-consulenza

Oltre a tutto quello che abbiamo visto sopra, puoi chiamare un ghostwriter anche per una consulenza.

Cosa significa? I casi principali sono due:

  • hai già scritto il libro e vuoi il parere di un esperto su quali parti potrebbero essere migliorabili. Non deleghi quindi il tuo lavoro di scrittore ma ti fai solo consigliare. In questo modo saprai come procedere e potrai ottimizzare il tuo testo. Un ghostwriter può darti consigli in merito a vari aspetti del tuo testo: dalla struttura allo stile, dalla coerenza al tono di voce.
  • stai scrivendo un libro ma vuoi un aiuto. Magari ti sei arenato in un punto e non riesci proprio a procedere. O vuoi diventare uno scrittore d’eccellenza e cerchi un maestro che ti aiuti nel tuo percorso di miglioramento. O semplicemente ti senti più sicuro ad avere qualcuno al tuo fianco che ti consiglia nel momento del bisogno. Un ghostwriter può fare anche questo, proponendo delle consulenze personalizzate di coaching letterario.

Come scegliere il giusto ghostwriter

In rete ho visto annunci che facevano rabbrividire (a proposito di fantasmi!). Si trovano persone che vi scrivono decine di cartelle editoriali per una manciata di euro. Alcuni nostri clienti hanno pubblicato il primo libro con l’aiuto (per così dire…) di queste persone. Si sono poi ritrovati con un prodotto di pessima qualità, hanno visto recensioni imbarazzanti, e si sono pentiti. Avevano risparmiato dei soldi, è vero, ma non hanno certo realizzato il libro dei sogni che si erano immaginati.

Capita che dopo vengano da noi proprio per aggiustare il tiro, non essendo soddisfatti della precedente fatta alla bell’e meglio, o per scrivere il secondo libro in modo del tutto differente. Cioè bene.

Ecco perché è importante saper scegliere il giusto ghostwriter: per farvi risparmiare (sul serio) soldi, tempo e fatica.

I miei consigli sono:

  • diffidate di chi si vende per pochi spiccioli. Questa professione è un’arte che richiede ampie competenze: chi spaccia questo lavoro per semplice, veloce ed economico non ha idea di tutta la preparazione che sta dietro ogni singolo progetto.
  • diffidate di chi usa espressioni come “pagine” invece che “cartelle editoriali”, o che vi chiede di apparire anche lui come autore: non ha neanche chiaro cosa significhi ghostwriter (e vi assicuro che questo è un caso reale).
  • chiedete un accordo scritto che tuteli la riservatezza sulla reale paternità o maternità dell’opera.

Se hai altre domande, commenta qui sotto o contattaci.


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