Spunti e idee

Storie incredibili e segreti svelati

Che cos’è l’incipit?

Ogni cosa comincia con un incipit.

La tua vita ha il suo incipit, e anche il tuo lavoro ne ha avuto uno.

La tua storia d’amore. Le tue amicizie più grandi.

L’incipit è l’inizio.

In latino incipit è la terza persona del verbo incipere che significa proprio cominciare.

Letteralmente significa “comincia”.

Per questo usiamo questa parola per indicare l’attacco di un libro o di un racconto.

Quanto è importante l’incipit di un libro

L’incipit di un libro è sempre stato importante: da come tu inizi a raccontarmi un fatto, anche a voce, io posso essere subito coinvolto o annoiato.

Ma pensa questo: se siamo io e te uno di fronte all’altro e tu sei noioso, difficilmente io ti lascerò lì su due piedi. E può darsi che il tuo racconto si riveli poi interessantissimo e coinvolgente.

Ma se l’incipit sbagliato è scritto su un libro, beh, non è detto che io abbia la stessa pazienza.

Tipi di incipit

Come deve iniziare un libro? 

Deve essere soprattutto in linea con lo stile del tuo intero libro. Se stai scrivendo un libro intimistico, filosofico, di introspezione, ti sconsiglio di iniziare con una frase dinamica, d’azione.

In un certo senso, l’incipit stabilisce un patto con il lettore (un po’ come il titolo) il quale si aspetta che il tuo libro mantenga la promessa che hai fatto nelle prime righe.

Esistono diversi tipi di incipit. Puoi decidere di cominciare il tuo libro di narrativa:

  • Con un dialogo. Il lettore si troverà subito ad ascoltare le voci di alcuni personaggi. Attenzione se sei alle prime armi: i dialoghi sono roba tosta.
  • Con una descrizione. Magari racconterai qualcosa di un luogo, o del tempo in cui è ambientata la tua storia. Magari parlerai del viso del protagonista, rendendo subito centrale il suo aspetto (e tu sai a cosa questo ti servirà, nel racconto)
  • Con un’azione. Fai succedere subito qualcosa, magari anche di molto veloce e dinamico, come un personaggio che ne rincorre un altro, o raccontando di un boato inatteso.
  • Dalla fine della storia. Specie nei racconti di suspence, puoi catapultare il tuo lettore nel mezzo o addirittura alla fine della vicenda, raccontando con flashback quello che precede, e tenendolo dunque sospeso fino all’ultima pagina. 

I quattro obbiettivi di un incipit che funziona

Se il tuo libro non è fiction, ma è un libro tecnico, o professionale o scientifico, l’approccio sarà un po’ diverso, ma in tutti i casi devi puntare a quattro cose:

  1. Catturare subito l’interesse. Nel caso del saggio, puoi raccontare un fatto personale, o la storia emblematica di qualcuno, per suscitare la curiosità e far capire al lettore quale problema (che anche lui/lei ha) troverà soluzione con il tuo libro o con il tuo metodo.
  2. Essere funzionale a quello che vuoi dire nel corso del tuo libro. Non dire troppo né troppo poco. Soppesa bene e non esagerare. Non devi dire subito tutto e non devi arrivare subito al punto. Solletica il lettore, fallo sentire coinvolto, ma tienilo un po’ sulla corda… Fino all’ultima pagina. Se stai scrivendo un saggio, parlagli del problema che tu puoi risolvere, suscita la sua emotività.
  3. Puntare alla musicalità e alla piacevolezza. Nessuno vuole annoiarsi, soprattutto quando studia. Rendigli la lettura gradevole, desiderabile: questo non toglierà serietà al tuo libro anzi, se lo berranno e lo consiglieranno a tutti. Frasi lineari, magari brevi. Non troppe subordinate. Sceglie parole in linea con le emozioni che vuoi suscitare.
  4. Essere una novità. Ci si annoia anche con le parole sentite mille volte. Cambia parole, sii diretto, non cedere ai luoghi comuni. Niente paragoni ovvi come il solito “rosso come un pomodoro”. Ci saranno pure altre cose rosse, a questo mondo!

Come deve essere un buon incipit?

Non esiste un solo modo per far funzionare un incipit. 

Funziona l’incipit che ti fa continuare a leggere: deve essere scritto bene, questo è sicuro.

Scritto bene, e che funziona.  Cosa vuol dire?

Vuol dire che 

  • Non deve contenere errori. Ti sembra ovvio? Non lo è: ci sono errori di cui non si ha coscienza e li si commette da una vita (per esempio, molta gente scrive “sì” senza accento e non ha idea che sia un orrore).
  • Non basta che sia corretto, deve essere scritto nel modo migliore possibile. Buttalo giù e poi provalo in vari modi: rigira la frase per capire quale versione è più efficace e interessante.
  • Scegli con cura le parole. Esistono molti sinonimi, ma quale sfumatura tocca di più il lettore, e gli fa assaporare lo stile che troverà nel corso del tuo libro?
  • Se è memorabile, hai fatto centro. Questo sarebbe l’obiettivo più grande: che il tuo incipit resti nella testa della gente. Perché è musicale, perché tocca delle corde personali, perché le parole scelte sono magnifiche.

Conclusioni

Non sottovalutare l’importanza dell’incipit. Lavoraci su, non fermarti alla prima stesura.

Tieni a mente gli obbiettivi e ricontrolla che soddisfi le caratteristiche che ti ho elencato.

Se hai dubbi affidati a un professionista che ti aiuti nella stesura o che curi l’editing finale del libro.

Punta al massimo, sempre.